Fabian Ruiz: "Quest'anno ci siamo adattati completamente alle richieste di Luis Enrique"

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Dal suo trasferimento a Parigi, Fabian Ruiz ha dimostrato il proprio valore risultando spesso determinante in tutte le competizioni in cui ha messo piede in campo. 

Non solo in Ligue 1, il PSG di Luis Enrique è in corsa su tutti i fronti, in particolar modo in Champions League dove, da vittima quasi dichiarata al momento del sorteggio contro il Liverpool, ha sovvertito ogni pronostico qualificandosi alla fase successiva della massima competizione europea.

L'ex Napoli ha deciso di parlare della stagione dei parigini, guidati dal condottiero Luis Enrique, e di molto altro ai microfoni di MARCA, tra i maggiori quotidiani spagnoli.

LE PAROLE DI FABIAN RUIZ

OBIETTIVI - "In genere non penso molto al futuro, preferisco concentrarmi sul presente e migliorarmi ogni giorno. So che posso sempre dare di più. Lavoro per questo in ogni partita, in ogni recupero, in palestra. Cerco sempre di portare qualcosa in più alla squadra e di migliorarmi passo dopo passo. Non mi pongo limiti, cerco solo di dare il meglio di me stesso in ogni partita".

STAGIONE DEL PSG - "Il PSG è una delle migliori squadre d’Europa. L’anno scorso abbiamo raggiunto le semifinali, ora siamo nei quarti di finale di Champions. Non c'è bisogno di rilassarsi. Dobbiamo continuare su questa strada e dimostrare che siamo tra i migliori. Stiamo facendo ottime partite dall’anno scorso. Questa stagione ci siamo adattati completamente a ciò che voleva il mister. È vero che è stato un cambiamento radicale, ma siamo in buona forma, con una buona mentalità, vivi in tutte le competizioni, e il nostro obiettivo è continuare così per un anno di successi".

FILOSOFIA DI GIOCO - "Siamo una squadra e tutti gli attaccanti ci danno molto, sia in fase offensiva che difensiva. È ciò che l’allenatore ci chiede: attaccare difendendo in blocco. Non farlo è impensabile, perché chi non lo fa non gioca. Abbiamo una rosa importante e quando qualcuno entra, la squadra non ne risente".

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Scritto da

Elio Granito